La potatura ha un ruolo fondamentale nelle operazioni di cura di un albero: gli consente di ricevere una maggiore ossigenazione, favorisce una miglior fruttificazione o fioritura, conferisce più robustezza. Avere alberi curati significa avere un giardino in armonia
Gli alberi fanno bene alla natura, e a noi.
Un albero è un essere vivente, è parte fondamentale e attiva del nostro ambiente.
Un albero respira, si nutre, cresce e si riproduce, ma per consentirgli di “crescere nel giusto modo” è indispensabile rispettarlo e prendersene cura.
Nelle operazioni di cura di un albero la potatura ha un ruolo fondamentale. Consente all’albero di ricevere una maggiore ossigenazione, favorisce una miglior fruttificazione o fioritura, gli consegna una chioma più luminosa e riduce il rischio di parassiti. Inoltre, gli conferisce più robustezza e resistenza alle intemperie.
Gli alberi sono gli esseri viventi più forti del nostro pianeta, quelli con la vita più lunga. Attraverso il loro linguaggio possiamo aiutarli a trovare la giusta collocazione nei nostri giardini.
Perché potare
Un albero viene potato per asportare branche o rami morti, rimuovere rami che sfregano tra loro, diradare parti della chioma con troppi rami ed eliminare i difetti della struttura.
Si può potare un albero anche per aumentare la luminosità all’interno della chioma.
I consigli per una corretta potatura
La potatura deve necessariamente migliorare l’albero, e non peggiorarlo.
La potatura è a tutti gli effetti un’arte e, come tale, si basa su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e sull’osservazione dell’albero in tutte le sue particolarità.
Gli alberi non sono solo “oggetti di arredo urbano” ma sono anche dei formidabili alleati nella lotta all’inquinamento: producono ossigeno e fissano la CO2. L’obiettivo 13 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, per uno sviluppo sostenibile, intende promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico e le relative conseguenze. Piantare un albero e prendersene cura, insomma, rappresenta un gesto molto importante.
Gli alberi piantati in modo adeguato possono raffreddare l’aria tra i 2 °C e gli 8 °C, riducendo così del 30% il fabbisogno di aria condizionata. Un singolo albero può assorbire fino a 150 kg di C02 all’anno e contribuire a ridurre il cambiamento climatico. (fonte: Centro regionale di informazione delle Nazioni Unite)
Per eseguire la potatura nel modo corretto, è prima di tutto importante considerare:
- Il periodo di potatura
Prima di tutto, è importante considerare il periodo in cui viene eseguita la potatura: gli alberi si potano nel periodo di riposo vegetativo, che va dal mese di novembre alla prima metà di marzo.
E’ bene evitare azioni di potatura quando fa troppo caldo ed è altrettanto bene evitare i primi freddi.
Nel caso degli alberi da frutto la potatura si può eseguire dopo la raccolta dei frutti, per rafforzare i rami e consentire all’albero di fruttificare con frutti di qualità superiore l’anno successivo. - Il punto del taglio
Il punto in cui effettuare la potatura viene individuato in relazione al tipo di taglio che vogliamo fare. Il taglio può essere di tre tipi: taglio completo, taglio parziale, taglio di ritorno.
Il taglio completo si effettua quando il ramo è inutile o malato, oppure ha una direzione sbagliata (quando ad esempio si rivolge verso l’interno della pianta o quando cresce parallelo e vicinissimo ad un altro, sottraendo quindi luce). Si taglia un ramo in modo parziale per convogliare la linfa a scopo di spinta vegetativa, per stimolare quindi la crescita di nuovi rami che porteranno fiori (e anche frutti se l’albero si fa). Il taglio parziale viene eseguito a ridosso di una gemma e non deve essere troppo inclinato, non troppo vicino nè troppo distante dalla gemma, non orizzontale. Il taglio di ritorno è il taglio parziale di un ramo principale che porta altri rami secondari; questo tipo di taglio riduce la dimensione della pianta e convoglia linfa e spinta vegetativa su rami secondari. - I giusti attrezzi
Per la potatura si possono utilizzare tre tipologie di forbice: passante, a lama battente, a doppia lama. E’ molto importante ricordarsi di disinfettare attrezzi di taglio quando si passa da una pianta all’altra.
I requisiti per una corretta potatura
La potatura in particolare deve rispondere a requisiti di:
- sicurezza: intesa come stabilità dell’albero e come sicurezza anche per chi esegue la potatura, utilizzando quindi piattaforme aeree certificate e tutti i dispositivi di protezione quali cintura di sicurezza, guanti, pantaloni e giacca antitaglio, caschi;
- salute: intesa come rimozione di focolai di infezione e parassitari, e riequilibrio metabolico;
- bellezza: intesa come salvaguardia dell’habitus della specie favorendo la longevità dell’albero o della pianta.
Tipologie di potatura
- Potatura di rimonda: per eliminare rami morti o che stanno morendo, in eccesso, mal inseriti o con scarsa vigoria.
- Potatura di alleggerimento: per aumentare la luminosità all’interno della chioma, ridurre la forza d’impatto del vento, diminuire il peso delle branche e conservare la forma naturale dell’albero. Spalcatura: per eliminare i rami più bassi che possono essere d’intralcio a veicoli e passanti e ostruire la vista.
- Potatura di riduzione: per contenere lo sviluppo verticale e laterale e per impedire che i rami possano raggiungere le linee elettriche. Per questo tipo di potatura è bene eseguire, sempre, tagli di ritorno, ossia, subito oltre un ramo secondario di adeguate dimensioni. Questa tecnica, a differenza della capitozzatura e della speronatura, consente di mantenere integra la struttura e la forma dell’albero.
La potatura a mano
La potatura a mano tiene conto delle caratteristiche delle diverse specie di alberi e del loro habitus; in questo modo la pianta conserva il suo benessere e non ne viene deturpata la forma. Quando piantiamo un albero, quando lo difendiamo dai pericoli e gli evitiamo le ferite che quotidianamente può subire, quando ci rifiutiamo di assistere a sradicamenti o potature selvagge, non stiamo facendo del bene solamente alla natura, ma salvaguardiamo un patrimonio che darà radici più solide e sane al nostro futuro.