Arieggiare il Prato: Scopri Tutti i Consigli su Come e Perché Farlo

L’arieggiatore è un attrezzo fondamentale che si utilizza per la manutenzione e la pulizia del giardino. Purtroppo però. Viene usato poco ma è da considerarsi uno degli attrezzi più importanti per mantenere il proprio spazio verde in salute.

La sua funzione è quella di arieggiare il tappeto erboso, ovvero liberarlo da tutte quelle impurità presenti tra l’erba come: foglie secche, rametti, terriccio, residui di concimazioni, erba infeltrita, muschio etc…

Benefici di utilizzare l’arieggiatore

  • Migliora l’ossigenazione del terreno: L’arieggiatura crea dei fori nel terreno che permettono all’aria di circolare più liberamente. Questo favorisce la respirazione delle radici, che possono così assorbire meglio nutrienti e acqua.
  • Riduce la compattazione del terreno: Il terreno calpestato o compattato tende a diventare duro e impermeabile, impedendo il corretto sviluppo delle radici. L’arieggiatura aiuta a rompere la compattazione, rendendo il terreno più soffice e drenante.
  • Elimina il feltro: Il feltro è uno strato di materiale organico morto che si accumula sulla superficie del terreno. Questo strato impedisce il passaggio di acqua, aria e nutrienti. L’arieggiatura aiuta a rimuovere il feltro, favorendo la crescita delle piante.
  • Promuove la crescita del prato: Un prato ben arieggiato è più sano e folto. L’arieggiatura aiuta a eliminare il muschio e le erbacce infestanti, favorendo la crescita dell’erba.
  • Migliora l’assorbimento dei fertilizzanti: Un terreno ben arieggiato permette alle radici di assorbire meglio i fertilizzanti, rendendoli più efficaci.

Quando arieggiare il prato

Questo tipo di attività andrebbe fatta solo 3 anni dopo dalla semina. Quindi meglio iniziare ad arieggiare il prato dal 3 anno in poi, per evitare di turbare la normale crescita dell’erba.

Il momento migliore per effettuare il lavoro di arieggiatura del prato è la primavera (marzo/aprile) o l’autunno (fine settembre/ottobre). i motivi principali sono:

  • in primavera crea le condizioni di ripresa della crescita. Libera il suolo dalla vegetazione opportunistica che potrebbe essere cresciuta durante l’inverno e che limiterebbe l’accesso del prato ai nutrienti e alla luce. La scarificazione riporta in superficie microrganismi e sali minerali che saranno utili nel periodo di maggiore crescita dell’erba. 
  • Arieggiare in autunno permette l’eliminazione di muschi che potrebbero essersi formati durante l’estate all’ombra dei fili d’erba, rimuove l’erba secca del periodo più caldo dell’anno e trascina via il feltro che altrimenti impedirebbe il filtrare della luce. 

Noi consigliamo di effettuarla almeno una volta all’anno e, in questo caso scegliere la primavera.

Come arieggiare il prato? 

Quali regole seguire per ottenere i risultati migliori? 

  1. Tagliare il prato a una misura minima, quasi rasoterra, a un’altezza di circa 3-5 centimetri 
  2. Assicurarsi che il terreno sia asciutto al fine di effettuare operazioni più precise 
  3. Calibrare bene la profondità dei solchi 
  4. Effettuare due passaggi incrociati per una migliore rimozione del materiale vegetativo 

Ricordiamoci che tutte queste operazioni servono per arieggiare il terreno, un rigoglioso prato sarà solo una conseguenza del buon lavoro fatto sul terreno. 

Quale arieggiatore scegliere

In commercio ne esistono di diversi tipi, dall’arieggiatore manuale a quello elettrico o a scoppio. Dipende dalle dimensioni del giardino in questione. Per giardini di piccole dimensioni quello manuale è perfetto.

L’arieggiatore elettrico  facilita il lavoro ed è adatto per giardini di medie dimensioni mentre quello a scoppio è alimentato a benzina ed è ancora più potente dell’elettrico e viene utilizzato per giardini di grandi dimensioni.

Buon Giardinaggio!